Per tramandare e trasferire le conoscenze fra gli addetti alla produzione dell’azienda Doucal’s, un team di ricercatori ed esperti di AR (Augmented Reality) dell’Università Politecnica delle Marche ha creato e sperimentato l’impiego di occhiali smart virtuali, in grado di registrare le fasi di lavorazione specifiche implementando una banca dati delle competenze manuali.
L’Università Politecnica delle Marche non è nuova a questo tipo di sperimentazioni e innovazioni applicate all’industria manifatturiera. Per questo progetto, ribattezzato “Doucal’s 4.0” come l’azienda che ne beneficerà, si sono attivati i laboratori della facoltà di Management, sotto l’egida di Mario Pepe, a capo anche del progetto intero, e quello di Ingegneria dell’Informazione, di riferimento a Emanuele Frontoni.
Doucal’s è una storica azienda artigianale nata sulle colline di Montegranaro, nel cuore del distretto calzaturiero della provincia di Fermo. Grazie al know-how artigianale che si tramanda di generazione in generazione, la boutique fermana ha sempre prodotto competenze e guardato al futuro come a un obiettivo tecnologico, traghettando le esperienze della tradizione di bottega in un processo produttivo intelligente che tiene alta la qualità Made in Italy di cui Doucal’s è sinonimo.
Questo processo di digitalizzazione dell’artigianato che congiunge il polo universitario marchigiano e l’azienda risponde a delle pratiche esigenze di produzione: per la creazione di un singolo paio di scarpe l’azienda impiega fino a 140 operazioni manuali, catena di azioni in cui si riflette la qualità del prodotto, somma delle capacità di ogni singolo operatore e caratteristica di ogni bene prodotto.
Gli obiettivi del progetto a favore del ciclo di produzione e trasferimento delle competenze sono: la digitalizzazione delle abilità manuali artigiane, per facilitare il trasferimento di competenze a chi si approccia al lavoro; la riduzione delle possibilità di errori; l’ottimizzazione dei processi produttivi; tramandare la tradizione e le competenze del settore calzaturiero, punta di diamante della produzione della provincia di Fermo.
I protagonisti del primo asset di “Doucal’s 4.0” sono degli occhiali smart che sfruttano la tecnologia della Augmented Reality. Questi strumenti – utilizzati dagli artigiani addetti a taglio, giunteria e montaggio – sono dotati di una microcamera che riprende le azioni al piano di lavoro in tempo reale e registra il processo produttivo. I filmati ripresi da questi headset, collegati tramite rete wi-fi al gestionale dell’azienda, arrivano a un computer che esamina ogni singolo fotogramma e ricostruisce su un database, consultabile da chi deve successivamente eseguire quella specifica attività, il processo di lavorazione inciso nella memoria. Le riprese vengono effettuate su postazioni di lavoro anonime e suddivise in base sia al modello di calzatura, sia alla specifica lavorazione richiesta.
Una volta che le riprese vengono caricate le si possono mettere a confronto, stabilendo, attraverso la ripetitività e la standardizzazione delle operazioni, le regole artigianali che da orali si trasformano in digitali. I filmati possono essere utilizzati da una parte in aula per l’addestramento degli apprendisti in fase di pre-formazione, ovvero prima che questi inizino a lavorare in manovia all’interno di Doucal’s; dall’altra, indossando l’headset smart, l’operatore può attingere alle informazioni di Realtà Aumentata unitamente agli oggetti reali che vede con i propri occhi, richiamando e scorrendo filmati tramite un piccolo touchpad posto su una stanghetta degli occhiali.
La raccolta dei filmati funge quindi tanto da archivio storico, quanto da insegnamento con prova pratica, lezioni da tramandare a chi si applicherà per la prima volta al mondo dell’artigianato e a chi a posteriori li analizzerà per effettuare modifiche e riconoscere possibilità di avanzamento di un processo produttivo che ha saputo trovare il punto di perfetta intersecazione fra tradizione e avanzamento tecnologico.
L’evoluzione del progetto prevede ulteriori interventi da pianificarsi in un futuro prossimo: l’adozione di nuove tecnologie di riconoscimento automatico basate sull’Intelligenza artificiale e l’installazione di video a bordo della manovia per rendere più fruibile, rispetto agli smart glasses, la consultazione della biblioteca delle lavorazioni.
Emanuele Frontoni (Università Politecnica delle Marche), Davide Bolzonella (Cluster MinIt).