Il Cluster Made in Italy, al fine di promuovere il design made in Italy e i designer emergenti sul mercato internazionale ha stanziato un fondo per coprire i costi di partecipazione a 15 start up e 5 studenti a “The New Italian Cool Award”: progetto lanciato dalla Camera di Commercio Italiana in Giappone, con l’obiettivo di dare una vetrina a progetti legati al mondo fashion da parte di newcomers italiani.
Il concorso si è rivolto a designer e stilisti suddivisi sue due categorie:
New, per profili con un brand in commercio da almeno due anni;
Upcoming, per studenti e neo-laureati in scuole di moda.
I vincitori di ciascuna categoria verranno premiati con la possibilità di presentare in i propri progetti presso la sede della Camera di Commercio di Tokyo e partecipare alla cerimonia di premiazione.
I partecipanti
Di seguito condividiamo i portfolio ricevuti, al fine di dare visibilità alle imprese e ai designer emergenti:
Saverio Rufini
Bio: Laureato presso l’Università Iuav di Venezia, Saverio Rufini porta alla moda collezioni che intersecano le sottoculture musicali più estreme e le infonde con commenti sociali importanti e attuali sui diritti umani.
Progetti: I progetti presenti all’interno del portfolio rappresentano una sintesi del percorso accademico di Rufini. Il suo processo progettuale si configura come un rituale volto alla creazione di abiti ultraterreni con elementi gotici e punk, che sprizzano magia e glamour. I progetti sono una selezione delle collezioni sviluppate nei laboratori universitari, lavori personali, progetti di curatela unito e la capsule collection che ha composto il progetto di tesi di laurea magistrale.
Bio: Studentessa del corso di laurea triennale “Design Tessile e Moda” di Prato dell’Università degli Studi di Firenze, Salton alterna capacità sartoriali a design digitale.
Progetti: Per il NIC Award Salton presenta una serie di progetti realizzati all’interno del percorso di laurea: una prima proposta illustra la realizzazione di una rivista curata per un piccolo brand personale a tema primavera; il secondo progetto è una riprogettazione dell’immagine di Kenzo in un’ottica moderna e futurista, restando legata allo stile ’90s.
Bio: Giovanna Quaratino è un brand Made in Italy con l’obiettivo di valorizzare materie prime appartenenti al passato tramite un design contemporaneo.
Progetti: La designer per NIC Award porta “ShirtBag”, linea di accessori realizzati con tessuti fuori produzione provenienti agli anni ’70 e ’80, fra tradizione e circolarità. ShirtBag rappresenta l’unione fra una borsa e una camicia, l’incastro di moda femminile e maschile. Ogni capo, realizzato artigianalmente, offre anche la possibilità di essere visualizzato in realtà aumentata.
Bio: Eleonora Vannoli è una studentessa dell’Università IUAV di Venezia, a cui approda dopo aver conseguito una laurea in Culture e Tecnologie della Moda presso l’Accademia di Belle Arti di Roma.
Progetti: Il portfolio proposto da Vannoli spazia fra illustrazioni ispirate agli abiti di Cristóbal Balenciaga, la realizzazione di due outfit che guardano allo stile di Rick Owens e una collezione di tre capi ispirata alla vita bohémien della seconda metà dell’ottocento.
Bio: Alessandro Pelegatti, designer autodidatta pratese, porta al NIC Award un brand omonimo dalle tinte dark, che gioca con il concetto di tempo e l’uso di diversi tessuti di alta qualità.
Progetti: Il brand Alessandro Pelegatti offre un abbigliamento di design dai toni concettuali. Le linea presenta capi unici realizzati in Italia, arricchiti da tagli inusuali, stampe digitali e asimmetrie volte al decostruire l’eleganza da un punto di vista gotico e high couture.
Bio: Ginevra Paiola è una studentessa del corso di Arti Visive e Moda alla IUAV. Ha in precedente collaborato con un presso un piccolo brand indipendente di Torino specializzato in scarpe, borse e accessori in pelle.
Progetti: Il portofolio di Paiola espone una selezione dei suoi ultimi progetti, compresa la collezione finale del corso magistrale, composta da 8 look. I riferimenti di Paiola sono la mitologia, Torino e la poesia, che allega alle sue composizioni.
Bio: Miriam D’Avalos, studentessa di Moda e Arti Visive presso l’Università IUAV di Venezia, alterna la sperimentazione di strumenti e media innovativi alla maglieria, mantenendo un punto di vista personale.
Progetti: Al New Italian Cool Award D’Avalos presenta un portfolio in cui mette in mostra la sua versatilità: sperimentazione di media e forme digitali tramite l’uso di penna 3d, rivisitazione della sartorialità secondo un’interpretazione moderna in termini di stile e materiali, outfit che osano nelle forme tridimensionali e un progetto street ispirato alle strade di Istanbul.
Bio: Gioia Dalidi è una studentessa alla facoltà di Design Tessile e Moda dell’Università degli Studi di Firenze, con sede a Prato. Unisce conoscenza del mondo tessile a ispirazioni di stampo orientale.
Progetti: Il progetto Harmonia, presentato da Dalidi, trae ispirazione dalla tradizione giapponese, accompagnata dall’esaltazione del Made in Italy attraverso l’uso di tessuti autoctoni e materiali e sostenibili. I capi del lookbook sono una celebrazione della bellezza delle due culture.
Bio: Camilla Gertosio, laureanda nel corso di Fashion Design presso l’università IUAV di Venezia, esplora tramite la maglieria le emozioni delle persone.
Progetti: La raccolta di progetti nel portfolio presentato al NIC Award raggruppa le più recenti collezioni realizzate all’interno dei laboratori universitari. La mission alla base dei design proposti è di indagare le emozioni nate dall’indossare capi e indumenti che permettano alle persone di esprimersi e a esplorare la proprio interiorità non diversamente da una forma d’arte.
Bio: Beatrice Rosignoli, studentessa della magistrale di Arti Visive e Moda alla IUAV, naviga con i suoi progetti fra Italia e cultura street Giapponese.
Progetti: Rosignoli presenta un portfolio che esplora le sue fonti di ispirazione in un gioco di rimandi, a partire dal Made in Italy sino ad arrivare alla cultura Otaku e al contesto socio-culturale degli anni ’90 ad Harajuku, visti con lenti street e coquette.
Bio: Con un passato legato al management e a studi economici, Gilberto Sborea si approccia alla fine del percorso accademico con una collezione fashion in funzione di commento sociale.
Progetti: Il lookbook portato da Sborea per il contest concentra l’attenzione sulle modalità di sopravvivenza delle popolazioni più emarginate del futuro, prendendo in prestito una visione legata alla narrativa giapponese e al commento sociale contemporaneo.
Bio: Attualmente studentessa presso la East China Normal University, Asia Grifalconi gioca con i dettagli e la loro naturale irripetibilità.
Progetti: Nel lookboox proposto da Grifalconi al NIC Award convivono emozioni, geometrie e minimalismo all’interno di una serie di progetti che al meglio descrivono la sua carriera e il suo stile. La collezione “Bio Fractal” è stata creata durante l’esperienza alla ECNU.
Bio: Studentessa del corso magistrale in “Arti visive e Moda” presso IUAV, Giorgia Melis alterna un background architettonico con la continua ricerca nel settore moda.
Progetti: Per il NIC Award Melis presenta i progetti nati durante il corso magistrale e volti a esplorare e rappresentare una continua ricerca dei emozioni e sentimenti. Elementi che ritornano nei suoi modelli sono la stratificazione, l’utilizzo di tagli vivi e la manipolazione tessile sul concept del costume storico.
Bio: Valentina Arnone, studentessa del corso magistrale in “Arti visive e Moda” presso IUAV, arriva al fashion dopo un percorso classico, portando con sé idee e concept contemporanei rivisitati.
Progetti: Arnone presenta al NIC Award “DREAM”, una serie di progetti basati sui concetti di sogno, etereo, nostalgia e adolescenza. Le tre collezioni all’interno del suo portofolio rivisitano uno stile astratto che gioca con i crismi della internet culture y2k, giustapposizioni inaspettate e giochi di colori.
Bio: Studentessa del Dottorato di Ricerca di Interesse Nazionale in Design per il Made in Italy: Identità, Innovazione e Sostenibilità, programma al cui interno figura una borsa di dottorato cofinanziata dal Cluster Made in Italy, Falsone ha alle spalle due brand indipendenti – uno soggetto della sua candidatura al contest.
Progetti: PARASULI è un progetto upcycling di capispalla derivati dal tessuto degli ombrelloni dismessi, recuperati e trasformati attraverso tecniche sartoriali. Questo lavoro deriva dalla ricerca su tessuti d’archivio, ombrelli scartati e tessuti recuperati da stock di mobili.
Bio: Fortemente legato alla terra natia, Christian Garau, studente del master in Fashion Design presso l’Università IUAV di Venezia, porta al NIC Award le sue collezioni basate su ricordi e sguardi.
Progetti: Nel suo lookbook Garau presenta quattro progetti di knitwear, maglieria e archivistica fashion, connessi fra di loro da uno sguardo che gioca con i ricordi, le forme larghe e la tradizione – soprattutto nell’ultimo progetto, Forgotten Heritage, legato alla Sardegna e alle figure folkloristiche dei Mamuthones.
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