Era il 2019, quando FederlegnoArredo ha capito e quindi agito affinché la sostenibilità – nei prodotti, nei processi e sui luoghi di lavoro – non fosse più un’opzione, ma una leva strategica indispensabile per la competitività delle aziende che rappresenta. Da quel momento il percorso verso la sostenibilità ha permeato ogni azione della federazione e da qui è nata la Fla Sustainibility Task force che, dopo un approfondito lavoro di condivisione con gli associati e una Survey loro dedicata, ha consentito, due anni dopo, di stilare un Decalogo patrocinato dal ministero dell’Ambiente. Dieci progetti già attivati, e altri in cantiere, per accompagnare le aziende associate nel percorso di transizione ecologica.
Nel 2022 FederlegnoArredo presenta FLA Plus, il piano strategico sulla sostenibilità: un’operazione di sistema che coinvolge la federazione, i suoi associati, Fondazione Symbola, partner e istituzioni che a vario titolo sono al suo fianco in questo cammino.
Un breve ma doveroso preambolo per arrivare ad oggi, al 2023 quando a giugno, nel corso dell’Assemblea annuale di FederlegnoArredo insieme al bilancio di sostenibilità è stata presentata la seconda Survey – realizzata sempre in collaborazione con Fondazione Symbola – condotta tra aprile e maggio e da cui è risultato evidente un miglioramento delle performance ambientali della filiera legno-arredo.
Vi è una forte spinta nell’utilizzo di materiali e sostanze sostenibili, tanto che il 96,2% delle imprese partecipanti si approvvigiona di prodotti ottenuti con modalità sostenibili e oltre 1 impresa su 2 acquista materie prime o semilavorati rinnovabili e prodotti in modo sostenibile (64,1%). Inoltre il 60% delle imprese si approvvigiona in qualche misura da fonti energetiche rinnovabili e il 27,2% dei rispondenti si approvvigiona per più del 50% da fonti energetiche rinnovabili.
Alla domanda se le imprese hanno realizzato investimenti negli ultimi 3 anni per ridurre l’impatto ambientale del processo produttivo, circa il 70% ha risposto di avere realizzato almeno un investimento volto a ridurre le emissioni di gas climalteranti, migliorare il trattamento delle acque e ridurre la produzione di rifiuti.
Sul fronte della formazione delle nuove figure preposte a mettere in atto la transizione ecologica il 41,3% delle aziende del legno-arredo ha già in atto un programma di formazione continuo, mentre il 27,2% ha un responsabile o manager sostenibilità e il 43,5% ha nei programmi di individuarlo.
Numeri e percentuali da cui risulta evidente una crescita importante in tutti gli elementi della sostenibilità rispetto alla precedente survey e che fotografa come il settore legno-arredo stia puntando in maniera molto forte sul tema. Perché lo fa? Per essere più competitivo, avere prodotti più interessanti sul mercato, accrescere la reputazione e risultare più attrattivo nei confronti di un mercato che chiede sempre più sostenibilità.
Ed è proprio in quest’ottica che, sempre nel corso dell’Assemblea di FederlegnoArredo, sono stati presentati gli strumenti a disposizione degli associati che hanno arricchito la proposta della piattaforma FLA Plus, la Digital Service Platform, composta da un’area pubblica, accessibile a tutti, che racconta il percorso di sostenibilità intrapreso dal 21019 e offre una panoramica sul mondo dei servizi, e una parte privata dotata di servizi creati su misura per la filiera legno-arredo, a partire dal portale certificazioni, dallo sportello doganale e di consulenza finanziaria e dai dati di settore totalmente digitalizzati e interattivi, fino ai webinar e a i corsi di formazione.
Uno su tutti TECLA (Tool Economia Circolare Legno-Arredo) un tool di misurazione della circolarità dei processi, specifico per la filiera e pensato affinché ogni azienda associata possa conteggiare il proprio livello di circolarità, secondo uno standard riconosciuto e rigoroso: la UNI/TS 11820. Il Tool è adattato con semplificazioni, esempi e feedback specifici del settore e fornisce indicazioni su come misurare e valutare le prestazioni di circolarità di un’azienda e su come utilizzarle per verificare l’efficacia delle strategie di circolarità attraverso uno specifico set di indicatori. Le buone pratiche sono suddivise in macroaree di applicazione sulle quali sono state analizzate le performance e gli impatti delle organizzazioni (ad esempio: prodotto come servizio, estensione del ciclo di vita del prodotto, utilizzo dei sottoprodotti). Il Tool restituisce un punteggio complessivo, dei punteggi di area, e delle valutazioni specifiche a seconda del livello raggiunto.
Azioni mirate e concrete affinché la filiera del legno-arredo, non si accontenti più di essere una bandiera del Made in Italy per i suoi prodotti ‘belli e ben fatti’, ma ambisca a realizzare un modello industriale capace di coniugare sostenibilità ambientale, economica e sociale.
L’ambizione è grande, il percorso lungo e impegnativo, ma l’aspirazione è creare strumenti e sinergie affinché la filiera diventi pioniera della green industry quale voce autorevole e guida riconosciuta e riconoscibile per imprenditori e operatori del settore.
Ufficio Stampa FederlegnoArredo