Da monte a valle, la circolarità nel tessile è praticabile. Senza compromessi per la qualità e le performance tecniche dei prodotti.
Un ambizioso progetto di ricerca e sviluppo, costruito per gradi, che dimostra la fattibilità del riciclo “fibre to fibre” nell’ambito del poliestere. Il tutto parte dalla volontà di Sportstex, azienda specializzata nella produzione di capi sportivi, e di RadiciGroup, Gruppo con esperienza pluriennale sui temi dell’economia circolare, di collaborare per il recupero degli scarti tessili in poliestere come ad esempio divise per il calcio, la pallavolo e altre discipline.
Immediato il coinvolgimento di Pure Loop, azienda specializzata nei macchinari per il recupero, con l’obiettivo di individuare la migliore tecnologia disponibile e rendere possibile l’ottenimento di una nuova fibra tessile.
Per arrivare a questo risultato i team di R&D delle tre aziende hanno effettuato diverse sperimentazioni per ottenere un prodotto tessile da recupero che avesse anche caratteristiche tecniche elevate. Un primo risultato è stato ottenuto utilizzando una tecnica di recupero mista, “dosando” percentuali variabili di granuli provenienti dal recupero di bottiglie (pratica più che consolidata in RadiciGroup) insieme a granuli in poliestere provenienti dal recupero di tessuti. Quest’esperienza ha poi consentito di mettere a punto man mano i vari processi e arrivare a ottenere un filato proveniente al 100% dal recupero di scarti tessili.
Un sistema virtuoso di circolarità che, una volta industrializzato, permetterà di produrre con facilità capi in poliestere riciclato e che, a fine vita, potranno nuovamente essere recuperati. A sposare per prima questo progetto di sostenibilità è stata Shimano, azienda che ha voluto apporre il proprio brand sulle prime magliette frutto di questa collaborazione di filiera.
Il progetto di ricerca ha messo in luce una nuova modalità di riciclo che consente di ottenere fibre di poliestere di qualità partendo per esempio da abiti già utilizzati, per un “Close Loop” tessile su tessile. In questa direzione di grande supporto potrà essere Erdotex, un’azienda specializzata sulla cernita di capi usati, che, grazie a procedure mirate di “sorting”, renderà possibile alimentare questo innovativo percorso di riciclo con l’ambizione di sviluppare un vero e proprio processo industriale.
«Rendere il tessile un settore sempre più sostenibile è al centro della strategia di Radici InNova, società di RadiciGroup con focus sull’innovazione per la circolarità– commenta Gianni Todaro, R&D Specialist Apparel and Technical, RadiciGroup Advanced Textile Solutions – Da tempo, in sinergia con i nostri clienti e fornitori e mettendo a disposizione la nostra conoscenza nel recupero di scarti tessili, progettiamo e realizziamo proposte innovative e a elevate performance tecniche che rispettano l’ambiente».
«Negli ultimi anni abbiamo dato priorità al tema dell’ambiente, mettendo in atto azioni significative per ridurre l’impatto delle nostre attività e, il riciclo “fibre to fibre” è un ulteriore passo in avanti. Questo approccio ci permette di creare un sistema a ciclo completamente chiuso dai prodotti ai consumatori proprio qui in Europa. Sia i nostri consumatori che gli altri produttori europei beneficeranno di questa innovazione» dice Andreas Widmann, amministratore di Sportstex e Cottontex.
«Il riciclo ha un enorme potenziale nei settori delle fibre e del tessile. Una cosa di cui sono certo è che in futuro il riciclo diventerà la normalità nel settore. Ecco perché sono particolarmente lieto che questo progetto pilota, avviato da RadiciGroup, ci veda fare un passo importante verso una produzione più sostenibile di fibre e tessuti. Siamo orgogliosi di aver contribuito alla parte relativa alla tecnologia di riciclo del progetto con il nostro ISEC evo FibrePro:IV», afferma Merlijn van Essen, Sales Manager di PURE LOOP.
Grazie a questa progetto, le aziende coinvolte hanno provato la fattibilità di progetti di economia circolare e di riciclo, che permettono di valorizzare i materiali che altrimenti verrebbero considerati rifiuti e di ridurre l’impatto ambientale del settore tessile. Un bel risultato che dimostra come unire competenze diverse possa contribuire ad un maggior rispetto dell’ambiente e alla costruzione di un futuro basato sull’economia circolare.
Gianni Todaro (RadiciGroup)