In base ad una delega che mi è stata assegnata dal Comitato di Coordinamento e Gestione del Cluster, di cui sono consigliere, da qualche mese ho iniziato ad occuparmi dell’attivazione della roadmap tecnologica prevista dal Piano Strategico triennale.
Il tema della roadmap è un tema centrale per l’azione del cluster e allo stesso tempo di complessa attuazione. Prevede infatti una serie di attività di ricerca sviluppate su 15 traiettorie di innovazione, che rappresentano i fattori chiave per la progettazione e per lo sviluppo di nuovi prodotti e servizi Made in Italy.
Nei mesi scorsi, con il supporto di un primo gruppo di lavoro e la coordinazione del direttore del Cluster, è stata eseguita una mappatura interna riferita a competenze e strutture correlate alle sopracitate traiettorie. Questo lavoro ha permesso di censire un articolato gruppo di conoscenze e risorse umane diversificate e coerenti con quanto richiesto dal piano.
Un successivo confronto con vari di questi soggetti ci ha istituito la possibilità di attivare alcune di queste risorse e di iniziare a comporre una matrice dove per ciascuna traiettoria di innovazione è stato individuato un referente e verrà creato un team di lavoro.
Nei prossimi giorni organizzeremo un kick off meeting con i referenti e ci confronteremo su come organizzare le attività da svolgere nei prossimi mesi, le quali prevedono principalmente la predisposizione di una serie di report, survey e iniziative pilota. Per realizzare le attività di ogni traiettoria, saranno organizzati dei team composti da figure esperte (3-5 persone) e affiancati da giovani ricercatori, come ad esempio gli studenti del dottorato in design per il made in Italy, chè prenderà il via entro la fine dell’anno.
Per questi compiti verranno quindi coinvolti congiuntamente ricercatori universitari e membri di associazioni datoriali e imprese, con l’obiettivo di sviluppare un set di indagini che costituiscono la struttura cognitiva sui principali temi di innovazione del Cluster Made in Italy.
Con l’avvio di questa attività ci siamo inoltre posti un obiettivo ambizioso e di più lungo periodo, che potrebbe consistere nella realizzazione di un vero e proprio “osservatorio sul made in Italy”, un risultato sicuramente challenging, ma raggiungibile, grazie alle capacità congiunte dei soggetti del network del Cluster.
Per questo scopo cercheremo di rendere stabile e sostenibile il lavoro dei gruppi di ricerca e ci doteremo di alcuni comitati (direttivo ed editoriale) per per poter arrivare a realizzare una sorta di rivista scientifica, che sistematicamente produrrà studi ed approfondimenti sui principali temi tecnologici e manageriali, legati al Made in Italy, espandendosi in un progetto ambiziosamente posto oltre il perimetro delle pubblicazioni, aggregando una comunità con un capitale umano significativo – per numero di ricercatori coinvolti (oltre cento) e per competenze – e per questo in grado di originare Think Thank di primaria importanza e capaci di catalizzare l’attenzione delle molteplici comunità impegnate sui temi del “Made in Italy”.
Pietro Pantano (Università della Calabria)