Ohoskin è una startup nata in Sicilia nel 2019, che propone un materiale alternativo alla pelle animale, vegano e a basso impatto ambientale. Per realizzarlo, ha brevettato un processo di economia circolare che sfrutta le tonnellate di sottoprodotti agricoli dei due frutti più rappresentativi dell’isola: arance e pale di fichidindia.
L’idea è diventata, dopo due anni di duro lavoro sullo sviluppo del prodotto, qualcosa di concreto. Lo dimostrano le collaborazioni internazionali che Ohoskin ha stabilito, quelle che hanno portato la piccola startup siciliana a diventare un’azienda riconosciuta nel mondo dei materiali di nuova generazione che vuole cambiare il mondo della moda e del design e l’economia della terra in cui è nata.
Tutto iniziò nel 2023, quando il brand danese di moda sostenibile Ganni lancia sulle passerelle la Bou Bag, la borsa iconica del brand realizzata proprio in Ohoskin, e una coppia di stivali, celebrata anche in un articolo di Vogue UK, in cui la co-founder e direttrice creativa della maison di Copenhagen esalta le caratteristiche del materiale e sottolinea come sia stata fondamentale, nella scelta, la sensazione di lusso che restituiva al tocco oltre alla qualità e durabilità del materiale.
Un investimento in termini di tempo e lavoro, una scommessa che ha ripagato il team di Ohoskin, nei mesi successivi altri brand hanno iniziato ad utilizzare il materiale all’interno delle loro collezioni, come il francese MoEa che è alla seconda generazione di sneakers realizzate con Ohoskin; la tedesca Nat2; le italiane ClaireChance, Monica Zuccheri, Zoom Bag e Vestella tra i tanti.
Il 2023 è stato infatti un anno in cui tutto il lavoro precedente ha cominciato a dare frutto, per rimanere nel campo semantico dell’agricoltura da cui Ohoskin prende vita e ispirazione. L’anno si è poi chiuso con la presentazione della prima collaborazione tra Ohoskin e Sabelt, l’azienda italiana conosciuta in tutto il mondo per suoi sistemi di sicurezza per veicoli ad alte performance come le supercar e le auto da F1.
Ed è proprio al mondo delle corse che è dedicata la collaborazione: il primo paio di scarpe da racing della Storia create con un materiale alternativo alla pelle. Questo è stato possibile grazie alle performance di Ohoskin, il primo ad aver superato gli stringenti test FIA. Un risultato incredibile, se si pensa che tutto nasce da un sottoprodotto.
Si tratta, parlando di scarpe, solo di un primo passo. Il team di Ohoskin è già al lavoro per dare valore a quanto raccolto, portando la circolarità anche nel mindset aziendale. Quanto ottenuto nell’anno precedente – crescita del prodotto e del fattutrato, nuovi clienti ma soprattutto esperienza ed entusiasmo – diventeranno la materia prima per nuovi obiettivi: infatti il team ha deciso all’inizio del 2024 l’apertura del proprio capitale a nuovi soci e avviato un round di fundraising per la creazione di un impianto pre-serie in Sicilia con lo sviluppo del team e la creazione di posti di lavoro. Perché ogni prodotto può diventare materia prima per qualcosa di più grande. E pensare che tutto è nato da arance e fichidindia.
Adriana Santanocito (Ohoskin)