Sempre più aziende in tutto il mondo stanno approcciando la sostenibilità, ma soltanto alcune considerano la circolarità parte integrante della propria identità. Il Gruppo Aquafil mette l’innovazione e l’attenzione all’economia circolare al centro della cultura e dei valori aziendali, e le ritiene il motore della crescita del proprio business e la chiave per la mitigazione del rischio.
La storia di Aquafil inizia nel 1965, con la costruzione del primo stabilimento produttivo ad Arco (TN). Oggi, a più di 50 anni di distanza, il Gruppo è leader mondiale nella produzione di fibre e polimeri di Nylon 6 utilizzati nell’industria della pavimentazione tessile e della moda.
Il percorso verso la circolarità è iniziato nel 1990. Da allora, il Gruppo ha investito tempo e risorse finanziarie per “chiudere il cerchio” grazie all’aiuto di tecnologie all’avanguardia. Il vero punto di svolta è arrivato nel 2011 con la creazione del Sistema di rigenerazione ECONYL®, una tecnologia che permette di produrre un nylon 6 interamente derivato da scarti industriali e rifiuti post-consumo.
In un mondo di risorse limitate, il tradizionale modello di “produzione-consumo-scarto” non è più sostenibile. In un contesto caratterizzato dall’aumento dei rifiuti, dall’inasprimento delle normative ambientali e dalla crescente consapevolezza dei consumatori sui temi della sostenibilità, i modelli aziendali circolari non solo apportano benefici al pianeta, ma offrono anche un vantaggio competitivo a lungo termine.
Con la produzione del nylon rigenerato ECONYL®, Aquafil ha dimostrato che rompere il trade-off tra profitto e scopo è possibile. Prodotto da rifiuti di nylon recuperati da tutto il mondo come moquette dismesse, reti da pesca, scarti di tessuto e rifiuti di nylon pre-consumo, il nylon ECONYL® ha le stesse identiche caratteristiche di quello da fonte fossile, ma può essere rigenerato, ricreato e rimodellato all’infinito. Con ECONYL® è possibile creare nuovi prodotti senza utilizzare nuove risorse.
É il prodotto che chiude il cerchio virtuoso tra sostenibilità e creatività. La mission del brand ECONYL® è questa: ottenere processi innovativi di rigenerazione circolare, per fornire al pubblico, prodotti pensati per essere rigenerati a fine vita.
Sono più di 2500 i brand nei settori moda, dell’automotive e della pavimentazione tessile che utilizzano questo ingrediente rivoluzionario.
Oltre ad essere un’ottima soluzione per valorizzare i rifiuti, utilizzare il nylon rigenerato ECONYL® come ingrediente per realizzare i “prodotti del futuro” significa essere sensibili al problema dei cambiamenti climatici. ECONYL® infatti riduce del 90% il proprio impatto sul potenziale di riscaldamento globale rispetto al comune nylon prodotto dal petrolio e rappresenta un’ottima soluzione anche in termini di eco-design.
Si pensi che oggi, la maggior parte dei prodotti viene creata senza pensare alla fine del loro ciclo di vita: i materiali vengono mescolati tra loro, rendendo difficile, se non impossibile, il riciclo e la rigenerazione. Per realizzare una catena del valore realmente sostenibile e circolare, Aquafil ha iniziato a collaborare con i propri clienti per ripensare insieme il modo in cui i prodotti vengono progettati. La filosofia dell’eco-design si basa sull’idea che i rifiuti siano un difetto di progettazione e che i prodotti debbano essere concepiti fin dall’inizio per essere completamente riciclabili a fine vita. Ciò significa che la fase di progettazione deve tener conto delle esigenze non solo dell’azienda che li produce, ma anche di quella che li rigenera.
Aquafil promuove da anni pratiche di eco-design e collabora a stretto contatto con alcuni clienti per co-progettare i tappeti del futuro: completamente smontabili, e fatti con materiali compatibili con il sistema di rigenerazione ECONYL®. In questo modo, a fine vita, le parti realizzate con il nylon ECONYL® saranno recuperate e inviate allo stabilimento di Aquafil, in Slovenia, per essere riciclate.
L’approccio di Aquafil con il nylon ECONYL® e la continua collaborazione con i propri parter, rappresenta un esempio concreto di come l’innovazione e la sostenibilità possano essere interconnesse nel tessuto stesso dell’industria. La realtà è che il cambiamento verso un’economia circolare richiede azioni reali, investimenti significativi e, soprattutto, una visione a lungo termine che vada oltre il profitto immediato.
Martina Santoni (Aquafil)