Il 24 luglio 2023 si è tenuto “Fashioning AI – Dati, Algoritmi e Moda”, evento di matching tra imprese, ricerca pubblica e territori con l’obiettivo di presentare e discutere le principali innovazioni in ambito digitale per il fashion.
L’iniziativa è stata organizzata dal Cluster Tecnologico Nazionale Made In Italy e da “Fashioning AI”, centro di ricerca transdisciplinare che opera in un campo di sperimentazione tra design, procedure, apparati, strumenti digitali e intelligenza artificiale, nelle connessioni del processo progettuale con i domini di saperi afferenti allo spazio umanistico e tecnologico. Il centro è nato dalla collaborazione tra il REI Design Lab dell’Università di Firenze, il Laboratorio di Modellazione, Simulazione e Visualizzazione (LMSV) dell’Università della Calabria e il FabLab Santa Chiara dell’Università di Siena.
Il centro si occupa della creazione e della sperimentazione di intelligenza artificiale nell’ambito della cultura creativa e progettuale, come sottolineato dal termine “fashioning” nell’accezione di modellare l’intelligenza artificiale.
Il centro intende quindi sperimentare la creazione di reti neurali e algoritmi cognitivi, genetici e generativi con il fine di generare idee, nuove cose, personalizzare il prodotto, il servizio, la comunicazione e la vendita, liberando la potenza del design.
La ricerca coinvolge in primis il sistema della moda e, più in generale, il settore manifatturiero del Made in Italy che già sta integrando l’intelligenza artificiale nei suoi processi produttivi e distributivi.
Il team di ricerca ha già iniziato la fase sperimentale del processo che porterà alla creazione di algoritmi e reti neurali da utilizzare nella progettazione e sviluppo di prodotti indossabili e oggetti d’uso. La ricerca, con un approccio design-driven, porterà alla definizione di un cloud data e dataset multisensoriali e multivaloriali creati da designer, con un’attenzione particolare rivolta alle diversità culturali e sociali. I dataset che il centro mira a costruire saranno alimentati dai diversi domini di conoscenza connessi all’estetica e ai valori intangibili e tangibili che appartengono alle culture del progetto Made in Italy. Rispondono alla fenomenologia della società contemporanea, alle trasformazioni dovute alla transizione digitale e sostenibile, rispondenti a una società gassosa in cui le questioni di genere, di etnia, di multiculturalità sono fondamentali per la progettazione di reti neurali rispettose e in equilibrio con la società.
Il centro nasce dalla collaborazione tra università pubbliche che si propongono di offrire a tutti la possibilità di poter conoscere le opportunità dell’intelligenza artificiale e di modellarne l’uso secondo i propri obiettivi. Il centro si propone di riversare questa ricerca d’avanguardia in attività di formazione, con l’obiettivo di creare un acceleratore di conoscenze e competenze.
L’acceleratore contribuirà a formare figure professionali e cittadini in grado di agire in questa nuova società simbiotica in cui è necessario trovare un equilibrio tra l’intelligenza umana e quella artificiale.
Il centro si muove dunque tra la ricerca applicata, alimentata da una fertilizzazione incrociata di diversi domini di saperi, e la capacità di riversare queste conoscenze in processi di formazione continua e permanente.
Potete vedere di seguito la registrazione dell’evento, a cui hanno partecipato oltre a me Pietro Pantano dell’Università della Calabria, Giuseppe Iacobelli del Cluster Tecnologico Nazionale “Made in Italy”, Alessandra Cirafici dell’Università degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli”, Enrico Alessi di STMicroelectronics e Patrizia Marti dell’Università degli Studi di Siena.
Elisabetta Cianfanelli (Università degli Studi di Firenze)