Il settore della nautica da diporto è in piena salute, registrando anche nel 2021 una crescita reattiva e solida, con un aumento stimato del fatturato del settore industriale superiore al 25% e un exploit delle esportazioni che ha visto l’export di yacht italiani raggiungere nei primi mesi del 2022 il massimo storico, sfiorando la soglia dei 3,5 miliardi di dollari.
Il comparto della nautica, grazie agli sforzi quotidiani dei nostri imprenditori, è una vera eccellenza a livello globale della produzione Made in Italy. L’imbarcazione italiana si contraddistingue per la ricercatezza estetica – dal design elegante delle linee, all’attenzione meticolosa per i dettagli nelle finiture, alla decorazione degli interni – ma anche per la ricerca tecnologica – nella costruzione dello scafo, nei materiali utilizzati, nelle vernici e nelle soluzioni di marineria. È quindi un perfetto connubio di Bello e Ben Fatto: non solo classe ed eleganza, ma anche ricerca e innovazione, applicate a una produzione che raggiunge livelli di lavorazione quasi artigianali, grazie a una manodopera altamente qualificata e specializzata, per ottenere risultati all’avanguardia nell’estetica, nella funzionalità, nelle prestazioni, nel comfort e nella sostenibilità.
Il legame tra nautica e bello ben fatto fa sì che le imbarcazioni italiane rappresentino a tutti gli effetti delle “vetrine mobili” del Made in Italy che esibiscono l’eccellenza della produzione italiana di vari settori manifatturieri – mobili e componenti di arredo, elementi tessili, oggetti per la casa e per l’esterno – in tutto il mondo.
La Blue Economy rappresenta una grande opportunità di crescita in chiave di sostenibilità e innovazione, un modello di sviluppo che guarda al futuro. La filiera della nautica, la diportistica, il turismo costiero, rivestono ruoli rilevanti nell’Economia del Mare.
Lo sviluppo coordinato di materiali e prodotti d’eccellenza, l’applicazione di metodologie e tecniche mirate all’applicazione di un design sostenibile tarato sull’intero ciclo di vita dell’unità da diporto, nonché l’innovazione di prodotto e del processo produttivo, risultano elementi propri delle finalità e delle strategie portate oggi avanti dalla filiera nautica nell’ottica di una sempre più forte attenzione alla sostenibilità. I nuovi requisiti ambientali si sostanziano in diversi ambiti del processo di ricerca e innovazione: la riduzione dei consumi e delle emissioni, in un’ottica di transizione verso la futura decarbonizzazione, lo studio di nuovi materiali e l’applicazione di approcci innovativi “nautica 4.0”.
Riconoscendo il tema della sostenibilità quale assolutamente prioritario, in seno a Confindustria Nautica è stato costituito il Comitato Sostenibilità, cui partecipano rappresentanti di tutte le categorie merceologiche dei nostri Soci. Nel corso degli incontri sono coinvolti esperti, sulla base dei temi principali che vengono trattati, quali la decarbonizzazione, i materiali innovativi, la digitalizzazione e l’end-of-life.
Anche sul fronte internazionale la nostra Associazione è impegnata sui temi della sostenibilità attraverso il contributo nella federazione europea di settore EBI e in quella mondiale ICOMIA. Le azioni di lobbying su questi temi risultano infatti essenziali per garantire alle imprese del nostro comparto un’adeguata transizione verso le nuove esigenze ambientali: far comprendere ai decisori le specificità del nostro comparto (che è una piccola nicchia industriale, ma con elevate complessità), risulta infatti necessario al fine di trovare le migliori risposte a una transizione ecologica che sarà senza dubbio più complessa per l’economia del mare rispetto ad altri settori, in primis l’automotive.
Il 62° Salone Nautico Internazionale, a Genova dal 22 al 27 settembre 2022, rappresenterà l’occasione per fare il punto su innovazione, ricerca, sviluppo e business, tematiche che saranno affrontate nel tradizionale programma FORUM dei convegni istituzionali e seminari tecnici realizzati in collaborazione con Confindustria Nautica.
Con le sue 61 edizioni già all’attivo, il Salone è un evento espressione di un patrimonio unico, una realtà capace di coniugare la solidità del passato e la visione del futuro, affermandosi come modello di evento all’avanguardia, efficace e concreto, che ha dato prova di forza e resilienza.
Se i temi di sostenibilità e innovazione richiamano immediatamente per assonanza e rilevanza quelli di ricerca e design, che caratterizzano e definiscono la qualità e la cifra inconfondibile dell’eccellenza del nostro comparto, anche il Salone Nautico ne è espressione attraverso il suo Design Innovation Award. Il premio, promosso da Confindustria Nautica e I Saloni Nautici, giunge quest’anno alla sua terza edizione e intende promuovere l’eccellenza della produzione nell’ambito delle novità esposte al Salone Nautico, che si distingua per ricerca, innovazione, qualità formale e tecnica, sostenibilità.
Stefano Pagani Isnardi (Confindustria Nautica)