La Regione Piemonte ha avviato una sperimentazione triennale di un nuovo modello didattico denominato “Academy di filiera” per rispondere ad alcune esigenze delle imprese Piemontesi, in particolare: il rafforzamento del capitale umano per la competitività; lo sviluppo e l’innalzamento delle competenze “upskilling”; la riconversione delle figure professionali “reskilling”; l’inserimento di nuove figure specificatamente formate (disoccupati/inoccupati).
La misura sperimentale prevede 3 tipologie di azioni, ovvero l’aggiornamento e la riqualificazione delle persone occupate, l’inserimento lavorativo di persone disoccupate, azioni di sistema per il rinforzo e per la promozione del modello “Academy di filiera”.
Le Academy rappresentano un modello organizzato per filiere che lavorano per mezzo di una rete di operatori della formazione e delle imprese e sono focalizzate sulle vocazioni dei territori con alto contenuto di innovazione tecnologica; sono anche uno strumento innovativo di qualificazione della forza lavoro, per inserire nuovi lavoratori in impresa e specializzare o riqualificare i lavoratori occupati. L’obiettivo è ridurre il disallineamento tra domanda e offerta di lavoro in Piemonte.
Il bando della Regione ha individuato le prime 2 filiere ritenute strategiche a livello territoriale: “Automotive e Green jobs” e “Green jobs e filiera Tessile, Abbigliamento, Moda”, quest’ultima comprende abbigliamento, moda, gioielleria, accessori, calzature, ecc., e considera le tematiche connesse all’economia circolare nella filiera. La Regione ha in previsione, per il 2023, di avviare altre 9 Academy di filiere differenti.
La filiera di riferimento della Direttiva della Regione Piemonte di cui Città Studi Biella è capofila è la Filiera Green Jobs e Tessile, Abbigliamento, Moda.
Per il progetto sono stati stanziati 5 milioni di euro. Biella è quindi capofila di una delle prime Academy e coordinerà le attività di formazione, sugli ambiti prima descritti, che si erogheranno in tutta la regione.
La nuova Academy – denominata “Accademia Piemonte per il TAM e Green jobs” – è già operativa: il 9 gennaio sono partiti i primi corsi sulle “Tecniche delle lavorazioni orafe al banco” e sulle “Tecniche di incastonatura di gemme preziose”, dedicati alle persone attualmente inoccupate o disoccupate che stanno acquisendo competenze per lavorare nel settore orafo e gioielleria.
In base al modello formativo sperimentale dell’Academy, tali percorsi, della durata di 300 ore ciascuno, sono stati definiti a partire da precise esigenze delle aziende con l’obiettivo di creare una formazione specifica che ha come finalità ultima l’inserimento lavorativo.
Si tratta della prima offerta avviata dall’Academy: una sperimentazione che proseguirà con nuovi percorsi formativi orientati a soddisfare le esigenze delle imprese piemontesi, sia per formare nuovo personale da inserire in azienda che per ampliare o rinforzare le competenze di chi è già occupato, lungo l’intera filiera del tessile, abbigliamento, moda, calzature, gioielleria, accessori e green jobs, incentivando in questo modo il Made in Italy.
Le aziende partner, infatti, partecipano attivamente alla formazione: inizialmente indicano i propri fabbisogni all’agenzia formativa di riferimento che si occupa di progettare un corso in base alle esigenze rilevate; ma collaborano anche alla realizzazione dei percorsi, mettendo a disposizione macchinari, attrezzature e tecnici per la docenza.
Il partenariato dell’Accademia Piemonte per il TAM e Green jobs è composto da 13 agenzie formative, 38 imprese della filiera e 18 altri soggetti intesi tra associazioni datoriali, fondazioni ITS, Università, Poli di Innovazione, Centri di ricerca.
Città Studi, capofila del progetto, si occupa principalmente di coordinare i rapporti con i partner, di definire il budget e la gestione finanziaria e amministrava delle azioni di sistema e di formazione e convocare assemblee e riunioni periodiche, oltre che ovviamente erogare formazione come agenzia formativa.
Gli obiettivi dell’Academy sono di seguito sintetizzati:
- Ridurre il disallineamento tra domanda e offerta di lavoro in Piemonte: a fronte di oltre 222 mila assunzioni programmate in Piemonte dalle imprese, il 31% è stato di difficile reperimento, in particolare per quanto riguarda operai specializzati (45,7%) e professioni tecniche (41,8%), per mancanza di candidati (16,2%) e per difetto di competenze (12,4%).
- Connettere e valorizzare il sistema delle imprese con il sistema educativo e formativo, per far fronte ai nuovi fabbisogni di competenze, determinati dalla trasformazione continua dei processi di produzione e del mercato del lavoro.
- Progettare e realizzare percorsi formativi di qualità attraverso il ruolo attivo delle imprese nei settori ritenuti più strategici per il futuro del Piemonte.
Pier Ettore Pellerey (Città Studi Biella)