C’è sempre un’alternativa. C’è sempre una scelta diversa da fare. Perché oltre il greenwashing, si può decidere di compiere azioni e creare prodotti davvero sostenibili. È la scelta che ha compiuto Ohoskin: quella della sostenibilità attraverso la trasparenza.
Ohoskin è la startup siciliana che crea un’alternativa alla pelle animale da sottoprodotti industriali di arance e pale di fichi d’india attraverso un’economia circolare. Sin da subito, la startup fondata da Adriana Santanocito e Roberto Merighi ha preso una decisione: comunicare senza nascondere nulla sul suo prodotto, la sua filiera e produzione e gli sforzi di ricerca e sviluppo che l’azienda compie ogni giorno per migliorarla.
Partendo da una scelta coraggiosa, legata ad un nuovo concetto di lusso sostenibile, quella di privilegiare la durabilità invece della biodegradabilità, perché durabilità significa intrappolare carbonio per più tempo possibile e, allo stesso tempo, evitare il rilascio di microplastiche nell’ambiente. Questo significa un lusso che fa bene a tutti, agli animali all’ambiente, alle persone e che allunga il ciclo di vita del prodotto. Un oggetto creato con Ohoskin acquista così anche un valore affettivo, può essere tramandato nel tempo e di generazione in generazione.
Ohoskin, nei suoi 2 anni di vita, ha sempre lavorato per ridurre il suo impatto e creare il prodotto più sostenibile possibile senza rinunciare alla qualità e alla scalabilità industriale. Grazie a questo lavoro costante, oggi Ohoskin ha raggiunto l’obiettivo di essere il primo materiale alternativo alla pelle non fossile e bio-based, grazie a una nuova ricetta con plastiche riciclate e da fonti organiche che riducono del 90% l’impronta di carbonio.
Ma la sostenibilità è un concetto complesso e riguarda anche la filiera, che Ohoskin ha deciso di mantenere 100% in Italia, partendo dalla Sicilia per assicurarsi di utilizzare solo sottoprodotti industriali che non consumano suolo e creano un’economia davvero circolare. E, anche in questo caso, sceglie di essere trasparente e rendere l’intera filiera tracciata e tracciabile tramite la tecnologia blockchain. I brand che sceglieranno Ohoskin riceveranno un kit di comunicazione contenente un QRCode da applicare al proprio prodotto. Con una semplice scansione da smartphone del QrCode si aprirà il passaporto digitale e i consumatori potranno conoscere la storia dell’innovativo materiale.
Ohoskin, oggi, è quindi più trasparente che mai e per questo ancora più sostenibile. La nuova versione del materiale è stata presentata pochi giorni fa al MICAM e a Lineapelle a Milano. Il prossimo appuntamento per vedere e toccare con mano il materiale sarà il 15 ottobre alle 19.00 da NOZ – Nuove Officine Zisa dove verrà inaugurata la mostra #CAMBIOPELLE, curata da Gianni Di Matteo e promossa da Ohoskin.
Il titolo della mostra “CAMBIOPELLE” prende spunto da una frase di Bergson: “Esistere è cambiare, cambiare è maturare, maturare è continuare a creare se stessi senza fine”. Su questo nastro di Möbius, che per chi crede nella rinascita è la vita stessa, possono quindi scorrere nuovi fotogrammi. È la natura intima, ricorsiva e personale del tempo del “cambiamento”, un tempo sacro che spesso arriva proprio quando si crede che sia tutto finito, invece tutto comincia. Ancora.
Come nella Dance Matisse, contemporanea di Bergson, la vita si impone nel suo continuo naturale rinnovarsi in un girotondo prorompente e inarrestabile, con o senza gli umani, sta a noi decidere. Perché il cambiamento è il tempo delle decisioni e dell’azione, perché ogni singola scelta fa la differenza e cambia il mondo, con noi, se decidiamo di cambiare pelle.
Il nome stesso di Ohoskin deriva da una riflessione sulla vita e la rinascita, come la nostra pelle si rigenera naturalmente per proteggere i nostri organi e la nostra vita. Allo stesso modo Ohoskin rigenera sottoprodotti del settore agroindustriale per creare un un materiale bio-based che protegge la vita degli animali e genera un processo di economia circolare.
Per interpretare questo nuovo materiale sono stati invitati undici autori (designer e artisti):
Anna Cicero e Sandra Coppola, Giada Coco e Michele Strano, Carla Garipoli, Luca Maci, Stella Orlandino, Margherita Rui, Salvatore Spataro, Studio Forward, Studio Prod, Gianluca Traina, Clelia Valentino.
La mostra ha il patrocinio di ABADIR, del Cresm – Centro ricerche economiche e sociali per il Meridione e dell’Associazione Culturale Plana di Milano e fa parte della decima edizione di IDesign Palermo, dal tema #EvoluzioneCreatrice: re-thinking design, re-inventing the future. Resterà aperta al pubblico dal 15 al 24 Ottobre 2022.
Adriana Santanocito (Ohoskin)