Il tema della sostenibilità è sempre più importante in ogni settore industriale e manifatturiero. Nel tessile ovviamente siamo sempre più attenti a questo aspetto in ogni fase della produzione e del confezionamento. Attenzione che pervade tutta la filiera, dai produttori delle materie prime fino alla logistica.
Anche il settore del workwear e dell’abbigliamento tecnico sta facendo grandi progressi in questo senso, nonostante le grosse difficoltà dettate da un prodotto molto complesso: la maggior parte dei nostri capi di abbigliamento deve infatti garantire elevate prestazioni in termini di protezione e sicurezza e rispettare una serie di normative, quindi non possiamo prescindere da determinate caratteristiche tecniche e materiali. Nonostante questo, stiamo continuando a studiare e cercare soluzioni sostenibili anche per l’abbigliamento da lavoro.
Ma “sostenibilità, green, attenzione all’ambiente e alle persone” non possono solo essere parole e proclami pubblicitari; fin dall’inizio abbiamo voluto che ci fossero dati misurabili e quantificabili a dimostrazione dell’impegno della nostra azienda. Ecco perché abbiamo deciso di conseguire una serie di certificazioni, di prodotto e di processo, legate proprio al tema della sostenibilità.
Tra queste una in particolare è per noi molto interessante, in quanto è stato il nostro primo e concreto approccio alla circular economy che ci ha permesso di sviluppare una linea di capi di abbigliamento totalmente conformi al biological cycle: si tratta della certificazione CradleToCradle™.
Un nuovo modo di pensare il workwear
Molto diffusa in America, CradleToCradle™, letteralmente “dalla culla alla culla”, non è solo una certificazione, ma rappresenta un nuovo modo di progettare un capo di abbigliamento, la sua produzione e, qui sta l’aspetto più innovativo, il suo smaltimento. L’approccio CradleToCradle™ infatti prevede, prima ancora della fase di produzione, un processo di analisi e studio su come gestire il “fine vita” del capo di abbigliamento stesso: su come ridurre quindi al massimo la trasformazione in rifiuto del prodotto e il suo smaltimento.
La certificazione si basa sullo studio olistico degli impatti di sostenibilità prevedendo l’analisi di cinque aspetti: riutilizzo dei materiali, salubrità dei materiali, gestione delle risorse idriche, utilizzo di energie rinnovabili ed equità sociale. Sulla base di questi dati al prodotto viene attribuito un punteggio e un diverso livello di certificazione che va dal Basic fino al Platinum. Che CradleToCradle™ sia una certificazione diversa e innovativa sotto molti aspetti, lo dimostra anche il fatto che, una volta ottenuta, vengono suggerite all’azienda una serie di possibili migliorie per poter ottenere un punteggio più alto e quindi migliorare ulteriormente il proprio impatto ambientale. Una certificazione quindi non statica, ma in continua evoluzione.
Il coinvolgimento dell’intera filiera è molto importante. Solo lavorando tutti insieme possiamo infatti raggiungere obiettivi e traguardi importanti per arrivare ad offrire un prodotto di qualità, sostenibile, non solo dal punto di vista ambientale, ma anche sociale ed economico.
Scelte sostenibili: dal fornitore al cliente
La scelta di produrre capi di questo tipo è per noi una sfida e un passo importante. Ma è necessario che non soltanto le aziende e la filiera produttiva siano sensibilizzate su queste tematiche, anche i clienti devono rendersi conto del valore e dell’importanza di scegliere capi di abbigliamento sostenibili. La scelta di vestire i propri dipendenti con capi certificati CradleToCradle™ è infatti importante perché rappresenta un impegno tangibile verso la sostenibilità: non solo parole, ma di nuovo un gesto concreto di attenzione verso le persone e l’ambiente.
Attenzione al design
L’impegno di Grassi 1925 è fare in modo che questi capi siano non solo sostenibili, ma anche belli, comodi e personalizzabili. Per riuscire ad ottenere la certificazione CradleToCradle™ è necessario infatti rispettare tantissime indicazioni molto precise, come per esempio sul tipo di tessuto e sugli accessori, sul colore, sul confezionamento fino all’applicazione di loghi o ricami. Il nostro sforzo è quello di rispettare queste indicazioni e nello stesso tempo assecondare le esigenze della nostra clientela, sia dal punto di vista tecnico sia dal punto di vista estetico.
In Grassi 1925 infatti cerchiamo di proporre la soluzione migliore che possa soddisfare sia gli aspetti sostenibili sia quelli commerciali, trovando il giusto compromesso.
Barbara Colombo (Alfredo Grassi Spa)