La misurazione delle prestazioni dei prodotti attraverso prove di laboratorio riconosciute a livello internazionale rappresenta un elemento chiave per una competizione etica nel contesto del nostro Made in Italy. Questo approccio privilegia il “saper fare” italiano, offrendo una base solida e trasparente per valutare le caratteristiche e le performance dei prodotti. Le prove di laboratorio internazionalmente accettate forniscono un punto di riferimento obiettivo e imparziale, garantendo una valutazione comparativa equa. Questa competizione etica promuove la qualità, l’innovazione e la trasparenza, consentendo alle aziende italiane di continuare ad affermarsi come leader nel panorama globale ed evitare di cadere nelle trappole del green washing.
In questo contesto si colloca Centrocot, uno dei più importanti punti di riferimento per le aziende dell’intera filiera tessile-moda, riconosciuto come eccellenza nel settore. Centrocot supporta le aziende tessili da oltre 30 anni con servizi specializzati quali test di laboratorio, ricerca, supporto tecnico, sperimentazione, formazione e certificazione. È infatti uno dei più autorevoli riferimenti in Italia per la sostenibilità, la qualità, la sicurezza chimica, l’innovazione, la certificazione e l’economia circolare nel settore. Grazie al nuovo polo dedicato alla ricerca applicata all’economia circolare, il Multi-Lab, può oggi accompagnare le aziende tessili in un percorso virtuoso verso una crescita realmente sostenibile a livello economico, sociale e ambientale.
Multi-Lab (sede distaccata di Centrocot) nasce con lo scopo di studiare il fine vita dei materiali e degli scarti tessili, come recuperare tale materia per trasformarla in materia prima seconda e per supportare le aziende del territorio nello sviluppo di progetti per la riduzione e conversione degli scarti, sviluppando soluzioni rivolte alla transizione verso la Circular Economy.
Le aree di ricerca del Multi-Lab sono principalmente quattro:
- Riciclo meccanico;
- Riciclo termomeccanico;
- Biodegradabilità;
- Sorting
Le attività del Multi-Lab sono anche declinate in servizi digitali attraverso una piattaforma denominata M3P. La piattaforma M3P, in base alle tecnologie utilizzabili per trattare gli scarti, individua grazie al suo algoritmo i giusti materiali e identifica i servizi e le certificazioni necessarie per un processo industriale di riciclo.
Le linee sperimentali nate dai progetti di ricerca di Multi-Lab sono:
- Linea di estrusione per materiali tessili termoplastici riciclati con possibilità di prove di filatura su rocca di materiale riciclato in scala laboratorio e successive scale up industriale con estrusori di grado industriale.
- Linea di sfilacciatura di grado industriale per valutare prove di sfilacciatura tessili di varia natura (scarti settore automotive, fibre naturali, fibre sintetiche, etc…).
- Linea di produzione pannelli o tappetini con tecnologie Airlay o similari per isolamento acustico o termico in settori civili e industriali.
- Linea di produzione pannelli con fibre riciclate e collanti naturali per il settore arredamento indoor.
Riciclo meccanico
Multi-Lab ha a disposizione macchine in grado di ridurre il materiale tessile di scarto nella sua componente fibrosa e macchinari adibiti allo sminuzzamento delle spugne da imbottitura.
Lo sfilacciamento e lo sminuzzamento possono essere visti come delle fasi preliminari del processo di riciclo, a esse si possono innestare altre lavorazioni che possono riportare la fibra a far parte di un nuovo componente tessile (approccio Close Loop) o per entrare in nuovi settori come quello del mobile o dell’edilizia (Open Loop).
Riciclo termomeccanico
Questa sezione del laboratorio è attrezzata con strumenti che spaziano dall’analisi prestazionale alla processazione e trasformazione di materiali e prodotti plastici e compositi (in fibra di vetro e fibra di carbonio in particolare).
Il fine vita dei materiali oggetto di questa sezione è di interesse in molteplici campi applicativi (arredamento, edilizia, design, energia, automotive, etc.). L’identificazione e/o la verifica di potenziali approcci di riciclo sono di primaria importanza per chi produce materiali e prodotti in tecnopolimeri e compositi o chi è coinvolto nella gestione dei rifiuti derivanti.
Biodegradazione
Presso il Multi-Lab c’è un respirometro, strumento base per lo studio della biodegradabilità dei materiali. A oggi non vi è molto know-how né una norma per lo studio della biodegradabilità e della compostabilità dei prodotti tessili, neanche per quelli di origine naturali. Si sta procedendo con lo studio di questo peculiare tipo di fine vita del materiale tessile. Esso può essere fatto sia in condizioni di compostaggio con l’inoculo del materiale tessile in un compost noto, sia in condizioni di rilascio in acqua dolce ed in acqua marina. Questo strumento può essere utile anche per lo studio degli effetti delle processazioni della fibra come colorazione, finitura, etc., sulla biodegradabilità delle microfibre rilasciate dai tessuti in varie tipologie di ambienti.
Sorting
Un aspetto fondamentale per avviare delle buone pratiche di riciclo è sicuramente il riconoscimento e la selezione del materiale. Per questo il Multi-Lab è dotato di uno spettrometro NIR accoppiato a software di chemiometria. Strumento fondamentale per l’analisi dei materiali (tessili, compositi, tecnopolimeri, ecc.) in termini di composizione, trattamenti superficiali, contaminazioni. È una tecnologia sempre più sviluppata come supporto tecnologico ai metodi di sorting. Assieme alla rielaborazione statistica dei dati può generare modelli analitici per il riconoscimento non solo del materiale ma anche di contaminanti e funzionalità applicate (finissaggi).
Mara Cascio (Centrocot – Centro Tessile Cotoniero e Abbigliamento)