Al fine di ridurre la distanza esistente fra i risultati della ricerca pubblica e la loro applicazione industriale, l’ENEA ha rifinanziato con 5 milioni di euro il proprio Programma di Proof of Concepts (PoC). A queste risorse, si aggiungono ulteriori 500 mila euro di investimenti con i fondi PNRR che finanzieranno il nuovo Programma PoC ENEA 2022.02, classificatosi secondo su 37 proposte presentate in risposta al Bando MiSE/MIMIT dello scorso novembre.
L’obiettivo di migliorare l’efficienza dei propri processi di trasferimento della conoscenza, aumentando sensibilmente l’adozione dei risultati della ricerca sviluppata nei propri laboratori da parte del mondo produttivo, soprattutto nazionale, con un ritorno in primo luogo di competitività per il sistema Paese, è al centro della nuova strategia per la valorizzazione del proprio patrimonio di conoscenze adottata dall’ENEA a partire dal Piano Triennale di Attività 2018-2020. Lo sviluppo di tale strategia mira a spostare le attività di trasferimento tecnologico dal tradizionale approccio di “technology push”, in cui il processo è guidato dai risultati scientifico-tecnologici realizzati autonomamente, ad un approccio “market pull”, in cui una collaborazione precoce con le imprese non significa che queste dettino e decidano l’orientamento della ricerca pubblica, ma che le competenze scientifico-tecnologiche si confrontino con i bisogni e le opportunità del mercato nella progettazione di nuove idee di ricerca, mirando ad un modello di “open innovation”, basato su un sistema di consolidate relazioni di lungo termine.
La nuova strategia dell’ENEA si basa, in particolare, su:
- la gestione di un Programma di Knowledge Exchange (KEP – Knowledge Exchange Program – www.kep.enea.it) finalizzato alla definizione e gestione di partnership strategiche di lungo termine con imprese interessate a sfruttare le risorse dell’ENEA per affrontare le sfide attuali e anticipare le esigenze future;
- la gestione di un Fondo interno di Proof of Concept per l’innalzamento del livello di maturità tecnologica di innovazioni ENEA (non necessariamente già coperte da privative industriali) per mezzo di progetti definiti e svolti in collaborazione con partner industriali;
- la creazione di un network con i principali soggetti finanziari del nostro sistema innovativo, a partire dai fondi di venture capital finanziati nell’ambito della piattaforma ITAtech del Fondo Europeo degli Investimenti e della Cassa Depositi e Prestiti, il Fondo Tech-Transfer di CDP e la Fondazione ENEAtech.
La logica di base di questa strategia è quella di favorire il “matching”, la collaborazione, tra i diversi attori coinvolti nel processo di sviluppo fin dalle fasi embrionali di definizione di una tecnologia, elemento cruciale al fine di aumentare sensibilmente le probabilità di adozione dei risultati della ricerca pubblica da parte del mondo produttivo.
Il processo che trasforma i risultati della ricerca pubblica in applicazioni commerciali si caratterizza, infatti, per una profonda ed ineliminabile incertezza, legata sia allo sviluppo tecnologico che a quello di mercato: il livello di maturità tecnologica di partenza è normalmente relativamente basso e il business model per la valorizzazione del risultato non è ben definito. Il rischio tecnologico e quello di mercato, entrambi impliciti nello sviluppo di una nuova tecnologia, devono, quindi, essere gestiti da subito in maniera integrata, con flussi di conoscenza scambiati in maniera multidirezionale, ovvero, sia la maturità tecnologica dell’innovazione che la sua “value proposition” devono essere sviluppate contemporaneamente.
Ciò si scontra, tuttavia, con la difficoltà di reperire le risorse finanziarie necessarie allo sviluppo di una nuova tecnologia, legata all’elevato rischio associato ad un investimento per lo sviluppo di queste tecnologie, con la mancanza delle competenze necessarie per gestire contestualmente le incertezze tecnologiche e quelle di mercato, oltre che con la difficoltà di far collaborare i diversi soggetti del sistema innovativo coinvolti.
Con riferimento a tali criticità, il Programma PoC dell’ENEA si distingue per il fatto di finanziare solo progetti di proof of concept con partner industriali. Seguendo un approccio di open-innovation, in base al quale nessun soggetto possiede tutte le competenze necessarie lo sviluppo di una nuova tecnologia, il Programma stimola la creazione di partnership strategiche per l’innovazione con un ruolo complementare di ricerca pubblica e impresa per un obiettivo comune (win-win).
Questo approccio implica inevitabilmente un cambiamento di mentalità sia per la ricerca pubblica che per le imprese, che vada anche nella direzione di considerare come principali fattori della competitività le partnership strategiche fra attori complementari del sistema innovativo e non la mera proprietà di asset immateriali.
Gaetano Coletta (ENEA)